A volte lo specchio diventa uno scettro: riuscire a dominare sull’immagine che lo specchio riflette fino a renderla perfettamente calzante all’immagine che vorremmo riflettesse diventa un grandissimo atto di potere. A volte lo specchio diventa un trono: l’unica cosa capace di far sentire qualcuno un vero re è un aspetto fisico impossibile da criticare, una forma fisica invidiabile, una bellezza tanto più ideale quanto più fittizia. A volte lo specchio diventa un idolo: qual è il vero obiettivo da perseguire? Essere belli, a tutti i costi. Qual è la invincibile divinità da adorare e davanti a cui prostrarsi? La Bellezza. Una Bellezza che troppo spesso coincide con modelli irragiungibili, falsi e pericolosi. Come si combatte, contro ciò che di sé non si ama, per essere degni di essere considerati davvero belli? Tutte le armi sono lecite. Perfino affilatissimi bisturi da usare rischiando, a volte, anche di esagerare.

Tra osannare lo specchio e scegliere di ricorrere alla chirurgia estetica il passo, spesso, è breve.
Tra osannare lo specchio e scegliere di ricorrere alla chirurgia estetica il passo, spesso, è breve.

Oggi la chirurgia estetica è ancora un tabù? Oggi rappresenta ancora l’eccezione? Oggi la chirurgia estetica viene ancora considerata una soluzione a cui ricorrere soltanto in casi estremi e, in fondo, quali casi sono definibili “estremi”? Secondo quali criteri? Gli specchi regnano sovrani e, così osannati, non fanno altro che riflettersi tra loro in un gioco di luci e ombre che può solo confondere le idee. Eccessiva considerazione dell‘importanza dell’aspetto fisico, modelli di perfezione irraggiungibili eletti ad unico metro, smisurata voglia di emulazione: tutti questi elementi si fondono e mentre lo specchio diventa il nuovo oggetto di culto il soggetto diventa solo una bambola di carne da cucire e scucire a piacimento.

Chirurgia plastica: perché? E, soprattutto, per chi?

No, ricorrere alla chirurgia estetica non è poi così difficile: i progressi medici sono sotto gli occhi di tutti e, scegliere di sottoporsi ad un’operazione di chirurgia estetica, quando ci si affida a veri professionisti, presenta sempre meno rischi. Ma c’è qualcosa che i ferri usati per operare non possono valutare: la prima cosa da fare, quando si sente che la scelta di ricorrere alla chirurgia estetica è sempre più radicata nella propria mente, la cosa da fare prima ancora di vagliare attentamente i rischi e i benefici e chiedersi “perché?”. La prima cosa importante da comprendere, infatti, è per quale ragione si è arrivati a questa decisione.

Un’operazione di chirurgia estetica è un passo da compiere solo per se stessi

Un’operazione di chirurgia estetica è un passo importante: per questo motivo la scelta di ricorrere alla chirurgia estetica deve essere una scelta fatta solo ed esclusivamente per se stessi. La chirurgia estetica può avere davvero senso solo quando può realmente aiutare il soggetto a migliorare la qualità della propria vita permettendogli di eliminare, o quantomeno limitare, un proprio difetto fisico che gli impediva di accettare serenamente il proprio aspetto.

Lo sguardo a cui affidarsi per decidere se operarsi deve essere soprattutto il proprio
Lo sguardo a cui affidarsi per decidere se operarsi deve essere soprattutto il proprio

Operarsi per gli altri: quando si ricorre ai bisturi per scappare dalle critiche

Cosa fare, invece, quando questo difetto, vero o presunto che sia, sono sempre gli altri a farcelo notare? Cosa fare quando si inizia a pensare, e poi si decide di provare, un intervento di chirurgia estetica, perché si spera in questo modo di potersi sottrarre alle critiche, più o meno velate, di chi ci circonda? Basarsi sulle opinioni altrui per prendere una decisione così importante per la propria vita non è di certo una delle migliori premesse da cui partire: operarsi per piacere agli altri ha senso? Chi da tanto peso ai giudizi degli altri da scegliere di sottoporsi ad un’operazione di chirurgia estetica soltanto per essere più accettato dagli sguardi altrui non sarà un individuo sempre portato ad annullarsi per compiacere gli altri, sempre pronto a vacillare ad ogni commento negativo proveniente dall’esterno, sempre in bilico tra sicurezza e insicurezza dipendentemente dalla valutazione di chi lo circonda? Quando scegliere di optare per un intervento di chirurgia estetica diventa una scelta fatta “per gli altri” forse si dovrebbero rivalutare le proprie motivazioni prima di procedere.

La chirurgia estetica deve essere una scelta personale: non bisogna lasciare che siano gli occhi degli altri a decidere
La chirurgia estetica deve essere una scelta personale: non bisogna lasciare che siano gli occhi degli altri a decidere

La chirurgia estetica NON è la panacea di tutti i mali

Dopo aver intrapreso questo percorso alla ricerca delle ragioni della scelta di sottoporsi ad un’operazione di chirurgia estetica, bisogna fare attenzione a saper anche “leggere tra le righe”: la chirurgia estetica può apparire la via più semplice per risolvere le proprie insicurezze, la via più semplice per guardarsi, con soddisfazione, a quello specchio che si è tanto idolatrato, ma pensare di ricorrere ad un intervento per sfuggire ai veri problemi non porta molto lontano. Dare la colpa di tutti i fallimenti della propria vita personale ad un determinato difetto fisico non è altro che far diventare quel difetto un capro espiatorio ma eliminarlo con i bisturi non farà affatto sparire i problemi. Se la decisione di ricorrere alla chirurgia estetica è dettata dalla convinzione che un certo difetto stia provocando nella nostra vita più danni di quelli che in realtà sta davvero facendo il rischio è quello di rimanere molto delusi: la chirurgia estetica, non sempre, è quindi la via giusta da seguire, soprattutto quando ci si nasconde dietro i propri difetti e si ripone, nel risolverli chirurgicamente, un’aspettativa eccessiva.

Quando sottoporsi alla chirurgia diventa “la scusa” per non affrontare problemi psicologici
A volte  sottoporsi alla chirurgia diventa “la scusa” per non affrontare problemi psicologici.

Il medico chirurgo: l’importanza del colloquio con il paziente

Qual è il primo passo che si compie quando si sta vagliando, concretamente, la possibilità di sottoporti ad un intervento di chirurgia estetica? Naturalmente si incontra un medico chirurgo per un colloquio: questo è un momento di importanza fondamentale. Il ruolo del chirurgo è cruciale in quanto sarà lui stesso a scandagliare le motivazioni che hanno portato il soggetto a considerare l’eventualità di ricorrere alla chirurgia estetica: un professionista non ci penserà due volte a spronare a desistere dal proprio progetto quei soggetti che dimostreranno di avere motivazioni inconsistenti o essenzialmente basate sul giudizio altrui.

Il medico chirurgo è una figura di fondamentale importanza
Il medico chirurgo è una figura di fondamentale importanza

Un intervento di chirurgia estetica non è una magia

Quando ci si sottopone ad un intervento di chirurgia estetica cosa bisogna assolutamente evitare? Bisogna evitare accuratamente di avere aspettative troppo alte: non sarà di certo un seno di una taglia più grande o un naso finalmente dritto a modificare la nostra vita dall’oggi al domani. I bisturi non sono una bacchetta magica: ogni passo che fate verso la chirurgia estetica deve sempre essere fatto all’insegna dell’equilibrio e ciò, naturalmente, è valido anche per quanto riguarda le aspettative che è lecito nutrire e quelle che, invece, alimentare equivale a rendersi facile preda delle delusioni.

I bisturi come ancora di salvezza

A volte essere in un mondo in cui gli specchi sono idoli e non fanno che riflettere, impietosi, ogni minimo difetto, può essere davvero sfiancante: per questo a volte più che davanti ad uno specchio ci si sente costantemente sotto un’enorme lente d’ingrandimento pronta a rendere enormi difetti magari trascurabili, pronta ad ingigantire qualsiasi parte del proprio corpo che non aderisce ai canoni di bellezza, pronta a far sembrare ogni ruga sul proprio volto una frattura insanabile tra come si appare e come si vorrebbe apparire. Ricorrere alla chirurgia estetica? Deve essere considerata una possibilità, soprattutto in certi casi, molto valida, ma non di certo un incantesimo dal quale risvegliarsi con una vita nuova di zecca.

La chirurgia estetica? Utile ma occorre non nutrire aspettative irrealizzabili.
La chirurgia estetica? Utile ma occorre non nutrire aspettative irrealizzabili.

Come diventare una sosia perfetta in 4 punti (di sutura)

Gli orrori della chirurgia? Quelli in cui il paziente non sottopone se stesso ad un intervento di chirurgia estetica per migliorare quel se stesso che scruta allo specchio e non riesce ad apprezzare più di tanto ma che sottopone se stesso ad un’operazione per diventare altro da sè, per snaturarsi, per diventare qualcun altro: chi, ad esempio? Ad esempio per riuscire a somigliare alla star di turno. Dal chirurgo ci si va armati di foto: il mento di quell’attrice, il naso di quest’altra, la bocca di quella cantante e il seno di quella showgirl oppure una serie di operazioni per diventare “la sosia” di quella certa diva. La chirurgia estetica, in questi casi, diventa solo la scusa per provare a fuggire da ciò che si è: peccato che ciò che si è, modificando come si appare, verrà cambiato solo in superficie.

Xiaoqing: la ragazza che sognava di diventare, grazie alla chirurgia estetica, come Jessica Alba
Xiaoqing: la ragazza che sognava di diventare, grazie alla chirurgia estetica, come Jessica Alba

Quando la chirurgia estetica può davvero migliorare la qualità della vita

La chirurgia estetica ha quindi, come quasi tutto, del resto, due facce: se da un lato non è poi così difficile cedere agli eccessi per ritrovarsi a sentirsi, a furia di interventi, quasi degli estranei nel proprio corpo tanto radicalmente modificato, d’altro canto la chirurgia estetica può essere un mezzo significativo per segnare un miglioramento nella qualità della propria vita. La chirurgia estetica, come abbiamo ribadito, non è la soluzione a tutti i mali ma può di certo essere d’aiuto quando si decide di ricorrere ad essa con le giuste motivazioni e si vive un percorso, dalla preparazione all’intervento a tutte le fasi che seguono l’operazione di chirurgia estetica in sé e per sé, sempre all’insegna dell’equilibrio. I ferri del chirurgo possono sembrare l’attrezzo perfetto per omologarsi ai modelli di bellezza propinatici, ma in realtà, il vero modello a cui si dovrebbe aspirare è soltanto uno: il proprio riflesso che, finalmente soddisfatto di come appare su quello specchio tanto osannato, sorride sicuro di sé.

La chirurgia estetica può davvero migliorare la qualità della vita di chi vi si sottopone.
La chirurgia estetica può davvero migliorare la qualità della vita di chi vi si sottopone.